
Il saluto
E’ la manifestazione esteriore ed interiore, del rispetto nei confronti dei maestri, del proprio maestro, dei compagni di pratica, degli allievi anziani e del luogo ove si pratica. Fare il saluto all’inizio e alla fine della lezione, quando si entra e si esce dal gongfu guan (palestra, dojio), all’inizio e alla fine dell’esercizio da solo o con un compagno. Nel caso di eseguire il saluto verso un compagno di pratica si manifesta l’intenzione di non arrecare del male, ma quella di aiutarsi a progredire. Nel gongfu esistono due forme di saluto, una in posizione eretta e quella formale inginocchiati. Saluto in cinese si dice “Ching Li!” che letteralmente significa rispetto e riverenza.
Saluto in posizione eretta
Si esegue assumendo la posizione eretta piedi paralleli larghezza delle anche, si uniscono parallelamente, si chiudono le dita della mano destra con il pollice esterno come per fare un pugno, mentre la mano sinistra rimane aperta con le dita distese e il pollice vicino, distanti dal petto con spalle rilassate e gomiti quasi paralleli al suolo, lo sguardo verso avanti. Il saluto simboleggia l’unione tra lo Yin e lo Yang oltre al sopracitato rispetto, oggi come anticamente il saluto è un segno di riconoscimento tra i praticanti di Gongfu. Il saluto trae origine dalla fusione tra il saluto a mani giunte della tradizione Indo-Buddista (Chan) e la tradizione popolare cinese di salutare augurando prosperità e felicità unendo le mani che racchiudono una spiga di grano o di riso. Pace e Umiltà è il significato per il maestro Chen Xiao Wong, il maestro Chang Dsu Yao riporta “…che quando si è compreso il significato profondo del saluto o altre cerimonie esse sono inutili; il significato del saluto è rispetto per tutto e per tutti gli esseri, il saluto eseguito o anche solo pensato (nel caso di impossibilità fisica) ricorda un impegno, che è quello di utilizzare l’arte marziale per il bene dell’umanità trasmettendola solo a persone degne di riceverla. L’essenza è infinitamente più importante del rito che lo rappresenta”. Attraverso il saluto entrando nella sala della pratica (Gongfu guan) si entra in uno stato altro, simile a varcare una “porta”. Aprendosi a una dimensione particolare. Liberando la mente dei vorticosi pensieri, calmando le emozioni, rilassando il corpo, regolarizzando il respiro si allineano e si uniscono i tre centri (Dan Dien mente-cuore-corpo), con il saluto finale uscendo dalla sala si ritorna alla vita ordinaria.
Saluto formale in ginocchio
Questo tipo di saluto viene utilizzato all’inizio e alla fine di un corso, in particolari celebrazioni o in circostanze speciali come ad esempio la nomina a discepolo (Bashi). Si esegue con gli allievi allineati su una riga se è possibile, il maestro davanti a loro, entrambi rivolti verso la parete principale ove ci sono le iscrizioni dei maestri fondatori, la foto dei maestri, lo stemma della scuola. Il maestro pronuncia “Ching Li“, tutti effettuano un saluto in posizione eretta, poi tutti si inginocchiano e si inchinano per tre volte al comando del maestro, portando le mani a terra davanti a sè, il primo inchino è rivolto al Cielo, al Dao (Dio, l’entità suprema), col secondo inchino si onorano la discendenza dei Maestri che ci hanno trasmesso il sapere, il terzo inchino è rivolto ai genitori grazie ai quali siamo una manifestazione fisica. Al comando “Ch’i Li“( che significa in piedi), tutti si alzano fanno un saluto in posizione eretta, il maestro si rivolge agli allievi girandosi e si ci scambia un saluto in posizione eretta.