
Praticare un’arte millenaria come il Tai Chi
L’arte della suprema polarità, il Taijiquan (Tai Chi Chuan), viene praticato per formare persone equilibrate, senza la ricerca di strani poteri, né per sviluppare la forza bruta né competere con altre persone.
Il Taijiquan (Tai Chi Chuan) è un’arte che racchiude la forza nella morbidezza (…nasconde l’acciaio nel cotone…).
Una tecnica basata su principi, quali la fisiologia, la meccanica del corpo con implicazioni filosofiche e cosmologiche.
Uno degli aspetti più importanti è rappresentato dalla regolare pratica giornaliera, la quale permette di ritrovare una armonia globale.
Sebbene ci siano molti studenti che praticano diligentemente, bisogna fare attenzione ad alcuni aspetti, che possono sviare e inibire i risultati della pratica.
Alcuni studenti avendo talento e abilità fisica, apprendono velocemente e abbandonano la pratica accontentandosi di una superficiale comprensione iniziale, ricercando altro.
Altri non prestano attenzione ai dettagli, si limitano a imitare le posizioni e i gesti senza dare importanza all’essenza, vanificando il lavoro svolto, scordando le indicazioni ricevute per progredire.
La conseguenza dell’apprendere troppo in fretta, senza la giusta comprensione e che nel trasmetterla si potrebbe arrecare danno a se stessi agli altri e all’arte stessa.
L’apprendimento del Taijiquan (Tai Chi Chuan) inizia dalle posizioni, calmando la mente e concentrandosi nell’apprendimento delle posizioni, una alla volta in conformità con gli insegnamenti e i principi.
Si presta attenzione agli aspetti interni ed esterni, alla parte superiore e inferiore del corpo.
Negli aspetti interni si da preferenza al utilizzo della mente, tralasciando la forza fisica, affondando l’attenzione al basso ventre (Dandien) elevando lo spirito verso l’alto, negli aspetti esterni, tutto il corpo dovrà essere sciolto con le articolazioni connesse, in maniera flessibile dai piedi attraverso le gambe fino alla vita, per esprimersi poi nelle braccia.
In questo modo, apprendendo correttamente i movimenti e eseguendoli in maniera precisa, si aggiunge un movimento dopo l’altro fino ad eseguire una sequenza intera, che comprende varie tecniche, cercando di svolgere l’esercizio in modo naturale senza trattenere il respiro, evitando di applicare forza rigida agli arti e alla vita.
Praticare oggi è sicuramente diverso da ieri, molteplici sono le motivazioni che spingono una persona a intraprendere lo studio del Taijiquan (Tai Chi Chuan), la ricerca, il rilassamento fisico, la calma mentale, maggior equilibrio, una consapevolezza globale, una elevazione spirituale, una pace nel cuore, rinnovare il proprio vigore e il proprio benessere.
Qualunque sia la motivazione personale, attraverso la pratica si inizia un percorso di trasformazione della persona, nei vari aspetti, sul piano fisico, mentale e spirituale, tale trasformazione avviene lentamente e a volte inavvertitamente.
Prendere coscienza dei piccoli o grandi cambiamenti che avvengono in chi pratica come la partecipazione e percezione della vita che fluisce in noi e attorno a noi, nel avvertire un corpo fisico flessibile e sciolto, un respiro lento e calmo, queste consapevolezze ci permettono di poter gioire e risplendere in noi attorno a noi.
In modo naturale diffondiamo tutto questo nella vita ordinaria con umiltà e gratitudine, se colui che pratica sta bene è gioioso e sorridente ne beneficeranno anche coloro che gli sono vicini.
Praticare diventa quindi una sana abitudine igienica di prevenzione, e come citava un slogan di alcuni anni fa “…contro il logorio della vita moderna…” si potrebbe dire pratichiamo il taijiquan.
Una consapevolezza sociale che rappresenta il principio della coesistenza pacifica, tra tutti gli esseri senzienti, coerenti a una linea di condotta onesta e equilibrata.
L’uomo e la donna con la pratica del taijiquan coltivano attivamente la pace, la gioia di vivere e la realizzazione, rendendoli accessibili attraverso il rispetto di regole comportamentali e etiche.